Bandiera arancione del TCI, si offre al visitatore con le sue dimore in cotto, gli scorci suggestivi e le testimonianze di un passato glorioso che dalla fondazione romana raggiunge il suo apice nel medioevo sotto il ducato dei milanesi Visconti e più tardi degli Sforza del ramo di Santa Fiora. Anche il passato più recente è ben rappresentato dal revival neogotico di alcuni edifici costruiti tra il XIX e gli inizi del XX secolo. Una bella passeggiata inizia dalla porta in basso paese, si snoda in salita passando accanto alla chiesetta di San Pietro, a quella di Santo Stefano, al Museo geologico e a quello dedicato al librettista Illica per giungere nella piazza dominata dalla scenografica Rocca Viscontea del XIV secolo che si impone con le sue torri e le merlate. Varcato il ponte sul fossato si entra nel mastio, si accede ai locali sovrapposti e collegati da scale e si raggiunge la sommità dalla quale si gode un panorama mozzafiato sulla valle. La costruzione ebbe funzione militare e non venne mai utilizzata come residenza se non delle milizie alloggiate nella parte superiore. Anche la Collegiata sorge sulla piazza e mostra le sue forme romaniche nel caldo colore dell’arenaria. Se guardate con attenzione la zona absidale potete accorgervi che nei blocchi di pietra sono inserite conchiglie fossili che brillano alla luce del sole. Entrando dal portico del Paradiso ci si immerge nell’atmosfera medievale testimoniata dai capitelli con decorazioni zoomorfe e dalle lastre scolpite della mensa d’altare. Scendendo dalla strada accanto alla Rocca meritano una sosta il Torrione Farnese e la duecentesca Fontana del Duca che con le sue dieci cannelle ha fornito per secoli l’acqua agli abitanti del borgo.