La presenza dei Cistercensi nella pianura piacentina ha lasciato un segno mirabile nelle architetture dell’abbazia e del complesso monastico, luogo ancora oggi di spiritualità e operosità. Narra la leggenda che una colomba bianca abbia delineato il perimetro del monastero disponendo delle pagliuzze sotto gli occhi increduli dei monaci. Assai più probabile è che la titolazione a Santa Maria della Colomba faccia riferimento al mistero dell’Annunciazione. Vero gioiello di Chiaravalle è il chiostro trecentesco con le arcatelle sostenute da slanciate colonnine di marmo di Verona e i capitelli decorati e istoriati. Da non perdere l’affresco con la Crocefissione di chiara influenza giottesca e l’Infiorata del Corpus Domini quando l’interno dell’abbazia è inondata di profumi e colori.